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Secondo ItaliaOggi il numero degli esuberi si è ridotto drasticamente, eccoli

“Il primo interessante elemento – scrive il quotidiano – che si ricava dalla ripartizione degli esuberi è dato dalla riduzione registrata, nell’anno scolastico 2012/2013 del numero dei docenti in esubero, di circa due mila unità, rispetto a quello uffi ciosamente accertato per l’anno scolastico 2011/2012.
Una riduzione che, presumibilmente, proseguirà, sicuramente nei prossimi due anni, a ritmi sempre più sostenuti a causa sia dei pensionamenti che delle nuove
possibilità di utilizzazione che si apriranno per effetto delle modifiche che stanno per essere apportate alle classi di concorso oltre che dall’utilizzo nelle attività di sostegno.
A rafforzare l’ipotesi di una sostanziale riduzione del numero dei docenti in esubero è un secondo elemento che si ricava dalla lettura analitica del documento presentato dal ministero. A livellonazionale il 65% delle classi di concorso annovera un numero di docenti in esubero compreso tra uno e cinquanta; il 14%, tra cinquantuno e cento; il 13 per cento tra centouno e centonovantanove.
Sono anche il tredici per cento le classi di concorso che fanno registrare un numero di docenti in esubero compreso tra duecento e cinquecentosessantatre. Il numero
più alto di docenti in situazione di esubero si registra tuttavia tra gli insegnanti tecnico pratici in servizio nei diversi laboratori presenti in alcuni istituti secondari di secondo grado e per i quali le possibilità di rientrare nello status di titolari appare difficile.
Per i docenti in esubero che non riusciranno a rientrare su un posto d’insegnamento la prospettiva, anche se non nel breve termine, potrebbe essere inizialmente
il collocamento in mobilità fino a quattro anni e successivamente la risoluzione del rapporto di lavoro Sul percorso è aperto un tavolo di confronto tra i sindacati e il
ministro della Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi.
La pubblicazione delle classi di concorso in esubero e la loro collocazione nelle singole province e in ambito regionale dovrebbe inoltre consentire agli aspiranti docenti
interessati a partecipare al concorso a posti e cattedre, per titoli ed esami, bandito con il decreto n. 82 del 24 settembre2012, una puntuale valutazione sulla disponibilità delle cattedre sia a livello regionale che provinciale”.

ItaliaOggi