Gli insegnanti del liceo scientifico A. Volta
Valutano che le disposizioni contenute nell’art. 3 della bozza della Legge di Stabilità 2013 sono destinate a rendere intollerabile il carico di lavoro degli insegnanti in servizio, a peggiorare enormemente la qualità dell’offerta scolastica, a dissipare un vastissimo bagaglio
di professionalità con l’eliminazione di decine di migliaia di colleghi precari e non.
Pertanto:
rifiutano l’incremento dell’orario di servizio di 6 ore settimanali previsto dal menzionato art. 3
rifiutano l’incremento del periodo di ferie di 15 giorni contenuto nel medesimo articolo;
rifiutano il taglio degli organici di decine di migliaia di posti di lavoro;
rifiutano la logica che vede ancora una volta la scuola come un serbatoio destinato ai tagli di spesa, dal quale in tre anni sono già stati prelevati 8 miliardi di euro e al quale vengono destinati 2 punti di PIL in meno della media europea;
rifiutano la logica che vede ancora una volta la propria categoria chiamata a pagare costi fra i più elevati dell’attuale situazione economica, dopo il blocco del contratto e dopo la sottrazione di due anni di scatti di anzianità.
Affermano, d’altra parte, che il proprio carico di lavoro è assolutamente in linea con quello dei colleghi degli altri paesi europei.
Deliberano la prosecuzione del blocco delle gite scolastiche
Votata all’unanimità con un voto contrario
Torino, lì 16 ottobre 2012