A cominciare dalla libertà d’espressione. La risoluzione del Consiglio per i diritti umani è stata sottoscritta, complessivamente, da oltre 85 Stati. Tra i più convinti promotori c’è stata la Tunisia: “Internet ha avuto un ruolo fondamentale nella deposizione di Ben Alì – ha ricordato l’ambasciatore tunisino Monceef Baati –. La libertà d’espressione è la nostra più grande conquista”. Fa rumore, anche se non sorprende, l’assenza di Russia, India e Cina dalla lunga lista degli Stati firmatari.
via Il Fatto