dall’Fbi che viene spento definitivamente proprio il 9 luglio. Chi è ancora infettato ha dunque a disposizione tutto il weekend per scongiurare il pericolo blackout del web.
Il virus in questione è un malware – creato cioè con lo scopo di fare danni a un computer o un sistema informatico – che infetta i pc in modo da reindirizzare gli utenti verso siti dannosi. Lanciato nel 2007, “DNSChange r ” colpisce il traffico Internet attraverso i Dns, il servizio che converte i nomi dei siti web in indirizzi Ip e viceversa, dirottando così il traffico verso siti illegali per truffare gli utenti, soprattutto rubando dati bancari.
A fine 2011 l’Fbi ha sgominato una banda di cybercriminali che lo usava – un russo e sei estoni – incolpata di aver infettato e rubato dati di quattro milioni di computer nel mondo. Gli utenti infettati dal malware che non avessero ancora risolto il problema o ne sono inconsapevoli, possono però correre ai ripari in questo weekend, per non andare offline. Si stima che sono circa 300 mila i pc ancora infettati nel mondo: alcuni siti parlano di 277 mila, di cui 69 mila negli Stati Uniti e 26.500 in Italia. Ma ovviamente i paesi coinvolti sono tanti, anche l’India e l’Australia.
via il Fatto