a) chi è in GaE non ne viene escluso se si fa un concorso, non è obbligato a parteciparvi, ma ha una possibilità in più se partecipa;
b) oggi come oggi comunque il 50% dei posti va alle vecchie GM (che in alcuni casi non si esauriranno che tra anni, in altri sono esaurite da anni);
inoltre
chi è iscritto in GaE nella provincia X (facciamo Avellino? Biella?) potrà partecipare al concorso per quella CdC (e per tutte quelle in cui è abilitato) quanto meno nella Regione che contiene la provincia X (Campania? Piemonte?) ma può anche decidere di partecipare in altra Regione (Lazio? Lombardia?)
per cui
a favore dei concorsi ci sono ragioni di:
1) equità di trattamento verso tutti gli abilitati (a prescindere da dove sono iscritti in GaE, da quale sia la loro CdC, e addirittura se sono o meno iscritti in GaE)
2) opportunità maggiori per buona parte degli iscritti in GaE (stimerei come vantaggioso per almeno il 90% degli iscritti ad essere pessimista)
Siamo certi che questo è un’altro argomento destinato a scaldare gli animi e a dividere ulteriormente i precari che, anzichè il concorso, chiedono da anni la stabilizzazione visto che le SISS avevano valore concorsuale.