“Non chiamatemi stregone”. Così titola Repubblica di oggi (da cui è tratta la foto) la lunga intervista di Anais Ginori a Pierre Dukan, che si difende e non risparmia attacchi ai colleghi. “Non sono stato radiato – spiega ma sono stato io a chiedere di essere tolto dall’albo dei medici” , bollato come “organismo corporativo che toglie la libertà d’espressione”. Poi rilancia la proposta di un “bonus alla maturità per i giovani che seguendo un corso di dietetica riescono a non ingrassare nell’arco dell’anno”. E individua anche i “cospiratori” contro il suo metodo: “La mia battaglia è osteggiata dalla filiera degli snacks e dalle aziende che producono farmaci che curano i disturbi provocati da una cattiva alimentazione”. Ma tra tanti detrattori non mancano gli estimatori come il premier francese Hollande: “Ha avuto la cortesia e l’ironia di dirmi che avrei dovuto versargli delle royalties per il numero di libri che ho venduto grazie al suo esempio”.
via Club di Papillon
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