L’UAAR chiede elenchi per i docenti di Attività Alternativa
Ecco la lettera inviata al ministro e alle organizzazioni sindacali
| Presidenti onorari: Laura Balbo Carlo Flamigni Margherita Hack Danilo Mainardi Piergiorgio Odifreddi Pietro Omodeo Floriano Papi Valerio Pocar Sergio Staino | ||||
29 maggio 2012 Egregio Ministro, egregi rappresentanti degli insegnanti, scriviamo la presente per superare una difficoltà che la scuola italiana incontra nel garantire fondamentali diritti degli allievi e delle loro famiglie. Fin dal Concordato firmato nel 1984 è prevista la possibilità, per gli alunni che non intendono frequentare l’Insegnamento della Religione Cattolica (IRC), di svolgere attività didattiche alternative. Dalle segnalazioni che ci arrivano da tutto il territorio nazionale e dal confronto con altre associazioni di genitori diversamente credenti e con docenti impegnati in dette attività alternative appare evidente che chi vuole avvalersi di attività alternative all’IRC (siano esse un Insegnamento Alternativo, lo studio assistito o lo studio individuale) incontra grosse difficoltà, principalmente legate all’assenza di un elenco di docenti ad esse dedicati. Al fine di superare questi ostacoli chiediamo, in vista della prossima riapertura delle Graduatorie d’Istituto, di creare per ogni scuola un elenco di docenti per le attività alternative, nel quale gli insegnanti possano iscriversi. Tale elenco sarebbe una risorsa immediatamente utilizzabile dalle segreterie e dai dirigenti scolastici per la nomina dei docenti. L’istituzione di questi elenchi aggiuntivi rappresenterebbe inoltre un importante segnale d’attenzione e disponibilità verso i tanti alunni e genitori che fino ad oggi hanno visto limitati i loro diritti all’istruzione e alla libertà religiosa. Considerando inoltre i differenti percorsi formativi e la polisemia delle attività alternative chiediamo che, in occasione della revisione della nuova formazione docenti, nel Decreto Ministeriale 249/2010 venga prevista la possibilità di un percorso di specializzazione alle attività alternative. Tale specializzazione dovrebbe essere divisa per grado di scuola e prevedere come titolo di accesso l’abilitazione per quel grado di scuola. Una volta conseguita la specializzazione gli insegnanti avrebbero titolo di preferenza assoluta rispetto ai non specializzati nell’assegnazione delle supplenze per le attività alternative. In allegato [1] si riporta un esempio di modifica al DM 249/2010 nel senso sopra esposto. Nel ringraziare anticipatamente per l’attenzione e l’impegno con cui affronterete questo delicato problema, porgo i miei più cordiali saluti. Prof. Fabio Milito Pagliara Referente nazionale del Progetto Ora Alternativa dell’UAAR (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti) [1] Art. 14/bis. (del DM 249/2010) Percorsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività alternative all’Insegnamento della Religione Cattolica 1. La specializzazione per le attività alternative all’Insegnamento della Religione Cattolica si consegue esclusivamente presso le università. Le caratteristiche dei corsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività alternative all’Insegnamento della Religione Cattolica, che devono prevedere l’acquisizione di un minimo di 60 crediti formativi, comprendere almeno 300 ore di tirocinio pari a 12 crediti formativi universitari e articolarsi distintamente per la scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo grado e secondo grado, sono definite nel regolamento di ateneo in conformità ai criteri stabiliti dal Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, sentiti il Consiglio universitario nazionale e le associazioni nazionali competenti per materia. Ai corsi, autorizzati dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, possono accedere gli insegnanti abilitati. 2. I corsi sono a numero programmato dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca tenendo conto delle esigenze del sistema nazionale di istruzione e presuppongono il superamento di una prova di accesso predisposta dalle università. 3. A conclusione del corso il candidato che supera con esito favorevole l’esame finale consegue il diploma di specializzazione per le attività alternative all’Insegnamento della Religione Cattolica. 4. La specializzazione di cui al comma 3 consente l’iscrizione negli elenchi le attività alternative all’Insegnamento della Religione Cattolica ai fini delle assunzioni a tempo indeterminato ed a tempo determinato sui relativi posti disponibili. via Ostiense 89, 00154 Roma |