Il filo conduttore, come leggerete, è Internet. La rete che inevitabilmente passa dall’abolizione della disastrosa riforma Gelmini che altro non ha fatto che tagliare a destra e a manca allo scopo solo di far cassa.
Andiamo ai punti programmatici di Grillo, sono tredici:
• Abolizione della legge Gelmini
• Diffusione obbligatoria di Internet nelle scuole con l’accesso per gli studenti
• Graduale abolizione dei libri di scuola stampati, e quindi la loro gratuità, con l’accessibilità via
Internet in formato digitale
• Insegnamento obbligatorio della lingua inglese dall’asilo
• Abolizione del valore legale dei titoli di studio
• Risorse finanziarie dello Stato erogate solo alla scuola pubblica
• Valutazione dei docenti universitari da parte degli studenti
• Insegnamento gratuito della lingua italiana per gli stranieri (obbligatorio in caso di richiesta di
cittadinanza)
• Accesso pubblico via Internet alle lezioni universitarie
• Investimenti nella ricerca universitaria
• Insegnamento a distanza via Internet
• Integrazione Università/Aziende
• Sviluppo strutture di accoglienza degli studenti
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Ho frequentato il liceo scientifico, sono laureato in ingegneria delle telecomunicazioni e tengo corsi per il personale IT di moltissime aziende italiane ed estere, per cui credo di parlare con cognizione di causa. Ridurre le ore di latino è stato un errore gravissimo. Il latino, infatti, al pari della matematica, aiuta a sviluppare le capacità analitiche degli studenti. Per cui dico a gran voce: sì, che vogliamo tornare a questo, vogliamo tornare ai licei di qualità!
Non sono, invece, d'accordo sull'abolizione del libro stampato. Di fatto è quasi impossibile studiare bene, senza il supporto cartaceo, chiaramente bisognerebbe rivedere i costi dei libri di testo. Stravolgere la scuola non serve a migliorarla, ovvio che i tempi sono maturi per dare maggior rilievo all'insegnamento delle lingue, inglese in particolare, e all'informatica (possibilmente con tanta pratica).