Fuga nel verde a 60 anni
Mollare tutto per dedicarsi all’agriturismo, magari anche nella seconda parte della vita. Tra crisi economica e allungamento della vita, emerge la voglia di reinventarsi. Su La Stampa (da cui sono tratte le imamgini) il vademecum per aprire una struttura nel verde, tra le poche attività in crescita in un anno nero per il turismo. Attualmente sono circa 20mila le strutture accreditate e si accaparrano il 15% dei soggiorni oltre i quattro giorni. Ma questa è solo un’opzione per i sessantenni che giunti alla pensione decidono di cambiare vita, come racconta La Stampa di domenica, sottolinenado l’affermazione di un nuovo gruppo: la fascia tra i 55 e i 64 anni è sempre più attiva e in crescita (sono 4,5 milioni). Tra le storie da raccontare anche quella di Gabriella, una ex segretaria che a sessant’anni si è trasferita in campagna e ha preso in appalto la gestione del verde del suo paesino. Sempre su La Stampa però si parla anche degli stranieri che hanno cambiato vita trasferendosi nella campagna piemontese: a Calamandrana ha preso casa una coppia di scienziati ambientalisti, fino a pochi anni prima in Olanda, mentre a Roasio nel vercellese si è stabilita una principessa del Burkina Faso per coltivare riso insieme col marito, Mario Valsesia che lì possiede una tenuta. Il segreto forse nella dichiarazione di un altro emigrante nel verde, Sting, che sabato ha spiegato su Repubblica: “Vivere nel verde ti insegna a pensare”.
via Club di Papillon