La strage di piante
Aiuto, mi è morta la pianta! Così La Stampa parla del gelo dello scorso inverno che ha fatto strage di gelsomini, alloro e olivi e di quelle piante tipicamente adatte al clima mediterraneo, ma che sembravano a loro agio anche in Pianura Padana. Febbraio, però, è stato un mese che oltre alla neve ha portato un freddo intenso e da record. Di conseguenza i danni alle piante sono stati gravi e di due diverse origini: la neve abbondante ha rotto i rami, anche di grandi dimensioni, e il freddo ha bruciato le foglie e i fusti. Secondo Mario Vietti, di Turin Garden, “Per queste piante si deve aspettare una quindicina di giorni per vedere se almeno alla base si formano delle gemme e poi potare subito al di sopra. Oppure pensare alla loro sostituzione”. Per quanto riguarda l’alloro bisogna invece guardare la corteccia: se è gelata si stacca e quindi da quel punto in poi è morta. Da lì verso l’alto si può tagliare tutto. Un modo per ovviare al problema gelo, continua Vietti, è tornare alle piante autoctone (vabbè, anche l’ulivo è autoctono, il consiglio non si adatta alla situazione eccezionale che ha distrutto tutto).
via Club di Papillon
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