La Camera,
premesso che:
il provvedimento in esame reca all’articolo 50 norme finalizzate al consolidamento e allo sviluppo dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, potenziandone l’autonomia gestionale secondo criteri di flessibilità e valorizzando la responsabilità e la professionalità del personale della scuola;
la normativa attualmente in vigore in materia di acceso del personale docente al TFA propedeutico all’abilitazione, si configura come complessa e non prevede alcun tipo di percorso differenziato tra docenti già operativi e chi vi si accinge per la prima volta;
in Italia la questione del precariato scolastico sta diventando una vera e propria piaga, capace di frustrare l’intero comparto scuola e le sue potenzialità;
in particolare per quanto riguarda lo status dei docenti (di ogni ordine e grado) che, attualmente, si trovano inseriti in III fascia, perché non provvisti di abilitazione, sarebbe auspicabile procedere con il riconoscimento della partecipazione al TFA (propedeutico all’abilitazione) senza che questi siano sottoposti alle prove di sbarramento considerando l’esperienza maturata dagli stessi che non necessita di essere nuovamente valutata:
impegna il Governo
a valutare l’opportunità di intervenire sulle modalità di accesso al tirocinio, consentendo ai docenti, considerati non abilitati de iure, di potervi partecipare senza l’obbligo di sostenere le prove di accesso, che mortificano e vanificano l’esperienza maturata sul campo.
9/4940/98.
Granata, Di Biagio.