Alla c.a. Vostra segreteria
Mi permetto di scriverLe questa mia informarLa di una situazione paradossale che si sta verificando nella scuola: parliamo dell’ avvio del TFA (tirocinio formativo attivo) e degli insegnanti non abilitati che attualmente insegnano. In breve Le racconto la mia storia, simile a quella di tanti altri:
Mi chiamo Alberto Ranotto, ho 45 anni, risiedo a Candelo, sposato con due figli. Come tanti biellesi ho sofferto la crisi del tessile e nel 2008 sono stato messo in cassa integrazione da una nota filatura di Verrone. Mi sono convertito all’ insegnamento (sono un ingegnere laureato al Politecnico di Torino) e dal 2008 al 30 giugno di quest’ anno ho sempre lavorato con contratti annuali nella scuola (ITIS di Biella, insegnando elettrotecnica), tramite quella che viene chiamata la “lll fascia di istituto” cioè una categoria di insegnanti non abilitati all’ insegnamento da concorso o corsi specifici ma che hanno i requisiti per insegnare.
Con la riforma Gelmini sono stati istituiti i TFA per abilitare i neolaureati che vorranno insegnare e anche, purtroppo, coloro che come me hanno già insegnato, prevedendo una serie di test per l’ ingresso al nuovo percorso abilitante. Ma è giusto che dopo aver già insegnato, ci debbano ancora valutare per dirci se siamo in grado o no di farlo? Fino a ieri eravamo ritenuti in grado di insegnare (altrimenti perchè permetterci di farlo?) e adesso dobbiamo dimostrarlo tramite test che favoriranno certamente i freschi di laurea, visto che riguardano materie di studio universitario e non i programmi che insegniamo!! Dobbiamo competere con chi non ha mai visto una classe di ragazzi. E la nostra esperienza? Non basta?
Finora siamo sempre stati equiparati agli insegnanti di ruolo, io per esempio ho sempre fatto anche il commissario d’ esame!
Consideriamo che negli altri stati europei non si parla di corsi abilitanti ma la laurea è abilitante di per sé, inoltre dopo 3 assunzioni a tempo determinato, direi che il rapporto di lavoro deve diventare indeterminato!!
Tramite il gruppo “Docenti non abilitati con + di 360 giorni di insegnamento” in data 28 febbraio è stato presentato un emendamento che richiedeva per chi, come me, si trova in questa situazione, di poter partecipare ai corsi abilitanti senza passare dai test preselettivi (attenzione: non in soprannumero, non aggravando le spese ma solo senza i test -d’altra parte mi sembra che 29 esami, una laurea, un esame di stato e 720 giorni di insegnamento possano bastare). L’ emendamento non è passato per un problema, sembra, di forma.
La nostra richiesta rimane la stessa: possiamo accedere e frequentare il TFA senza passare dalle preselezioni? Almeno questo.
Possiamo fare qualcosa? Può per cortesia interessarsi al problema?
Per ogni necessità e precisazione può contattarmi al 333-4560*** oppure l’ intero gruppo può essere contattato su Facebook.
Ringrazio per la cortese attenzione e porgo distinti salutiCandelo, 01-03-2012
ing. Alberto Ranotto