Pesce tarocco nel piatto dei consumatori. Ingannevoli 3 piatti su 4. Per il pesce che si mangia al ristorante, infatti, non è necessaria l’etichetta d’origine. Da qui la richiesta di Coldiretti Impresa Pesca di estendere questo obbligo già in vigore in pescheria ai menu della tavola. Tra i tarocchi più diffusi, provenienti da altri Paesi, quello del Pangasio del Mekong spesso spacciato per Cernia. L’etichetta d’origine al ristorante sarebbe importante anche per evitare quei pesci stranieri soggetti a trattamenti antibiotici che da noi sono invece vietati. Rimanendo in ambito di pesce uno studio condotto dall’Università di Firenze ha dimostrato che nei giapponesi, seguendo un’alimentazione ricca di pesce e di sushi, il microbioma (batteri che vivono nel nostro intestino) è meglio predisposto alla digestione di alghe e all’arricchimento del suo patrimonio genetico. (Corriere della Sera, da cui è tratta l’immagine)
via Club di Papillon
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