Nelle degustazioni e anteprima si affaccia una nuova genia di critici: i blogger. Paolo Massobrio su Terre del Vino fotografa il cambiamento della critica dove sempre più forte si fa la voce di questi nuovi protagonisti, una razza quasi all’opposto dei tanti “giornalisti senza penna” che “girano e chiaccherano, anelando al cartone di vino da caricarsi in macchina. “I blogger – scrive Massobrio – sono diversi, perché il vino lo assaggiano veramente, hanno un approccio serioso, degustano quantità esagerate” però “in quanto ai giudizi hanno il problema di risultare sempre impietosi, ipercritici anche quando non serve”. E’ questo un “elemento di insicurezza e anche di gioventù” con il rischio però di “recitare per forza una parte”. Nell’avvicendarsi delle generazioni in fondo “occorre una cosa sola: la serietà di fronte all’oggetto della nostra osservazione, che è il vino”.
via Club di Papillon
Twitter: @liboriobutera