Domenica apre i battenti Vinitaly 2012 e l’Europa discute di Vino
Alla vigilia di Vinitaly che si apre domenica a Verona, la discussione sul vino conquista le pagine dei giornali, a partire dalla preoccupazione per la liberalizzazione dell’impianto di vigneti. In sede europea, infatti, si vorrebbe cancellare con una norma della nuova Pac il divieto di impiantare “vigneti di massa”, che secondo molti (vedi la lettera di Angelo Gaja dei giorni scorsi) aveva permesso di regolare il mercato e far aumentare il valore del vino. Il problema viene sollevato anche sul Corriere della Sera da Giorgio Pinchiorri che scrive: “L’impianto indiscriminato rischia di far sparire alla lunga anche la produzione autoctona” perché vitigni per la qualità e vitigni per la massa non possono cresce nello stesso posto. A cambiare inoltre è anche il consumo del vino che si vende sempre più in bottiglie da 75cl, mentre tramonta il bottiglione e nella Gdo cresce sopratutto la vendita dei vini di fascia media (sopra i 5 euro). Proprio la Gdo, nota Marina Fumagalli sul Corriere della Sera di domenica, è diventato il luogo deputato per l’acquisto di vino (il 53% di chi lo acquista regolarmente), seguito dalla visita agli stessi produttori (22%) e dalle enoteche (11,6%). Sempre in tema vino segnaliamo il servizio di Affari & Finanza sugli investimenti nelle etichette più prestigiose e il pezzo di Jay McInerney sul Corriere della Sera di domenica che ricorda l’ascesa dei sommelier americani, da quando iniziò a scrivere di vino Robert Parker, ormai trent’anni fa. E aggiunge: “A tuttoggi non ho visto ancora nessuno chiedere l’autografo al sommelier, ma credo che accadrà presto”.
via Club di Papillon
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