Chef e dintorni
Stravaganze e intoppi di chef famosi. Gianfranco Vissani perde la masseria di Altamura confiscata alla mafia che gli era stata affidata dall’Agenzia nazionale per i beni sequestrati. A pochi mesi dalla stagione estiva, con 70 matrimoni prenotati, per via di un cambio alla dirigenza dell’agenzia è stata stoppata l’attività e, di colpo, sono stati licenziati i dipendenti. Intanto, il figlio dello chef Luca scrive al ministro Cancellieri e denuncia anche una serie di minacce nei confronti del padre. (Corriere della Sera di domenica). Ben altri problemi invece per Arrigo Cipriani costretto a fare il cameriere per lo sciopero dei suoi dipendenti: non era stata presa bene la decisione di diminuire gli stipendi per garantire lavoro a tutti. Al di là dell’oceano, invece, figuraccia per i due chef italo americani Mario Batali e Joe Bastianich: hanno firmato un accordo extragiudiziario per restituire ai camerieri circa 5 milioni di dollari di mance che sarebbero state sottratte per pagare i sommelier. L’azione legale partita da due dipendenti si era poi trasformata in una vera e propria class action con la partecipazione di 117 colleghi. (Corriere della sera di oggi). Infine, sul Corriere di domenica parla lo chef Massimo Riccioli, che serviva al tesoriere della Margherita Lusi spaghetti al caviale da 180 euro al piatto: “Roba sceltissima – spiega – presa alle aste e di assoluta qualità”. (E ci mancherebbe altro)
via Club di Papillon
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