La giornata di protesta è stata organizzata dal gruppo “Precari uniti contro tagli”con loro anche il CPS (Coordinamento precari scuola), i precari Cobas ed altri gruppi locali. Il grido che si leverà dalle piazze sarà: no al concorso finché tutti i precari non verranno assunti; no alla chiamata diretta da parte dei dirigenti scolastici presidi, immediato sblocco del turn over e assunzione di tutti i precari, utilizzo delle graduatorie come unico sistema di reclutamento, annullamento della distinzione tra organico di fatto e di diritto, restituzione dello scatto stipendiale per i neoassunti e rinnovo del contratto di lavoro. Nel mirino finisce anche la scellerata proposta di legge della Regione Lombardia in materia di reclutamento: “Le misure proposte dalla Giunta Formigoni – sostengono i precari – non sono in realtà altro che un modo assolutamente incostituzionale per introdurre la chiamata diretta nelle scuole lombarde ed esautorare il sistema di reclutamento nazionale basato sulle graduatorie provinciali attraverso cui da anni lavorano migliaia di lavoratori precari”. “Il sistema di reclutamento – sottolineano i precari – deve rimanere nazionale basato sulla graduatorie ad esaurimento e la scuola pubblica e statale”.