“Nell’anno 2011/12 – ha continuato il Mnistro – per il funzionamento ci sono risorse pari a 130 milioni di euro, che a fronte delle 10.000 scuole italiane sono circa 13.000 euro per scuola. Se invece noi proviamo a pensare ad un budget complessivo che preveda la quota di funzionamento, che nell’anno 2012/13 sarà aumentata di un po’, a 200 milioni, in più mettiamo le risorse della 440 e le risorse collegate alle supplenze di diverso tipo, diventa un paniere di circa 1 miliardo e mezzo che diviso per le 10.000 scuole significa circa 150.000 euro a scuola“. Per questi fondi le scuole non avranno vincoli di spesa: “le scuole potranno fare le proprie scelte, che possono essere collegate al territorio da una parte” ma possono essere collegate ad una periodicità nel tempo, gestendole in base alle esigenze legate al funzionamento o alla didattica. “È una cultura – ha concluso Profumo – che dobbiamo aiutare ad iniziare”.
Il Ministro ha poi toccato un altro tema spinoso, quello della carriera dei docenti, prospettando per fine carriera modalità lavorative diverse dalle lezioni in aula.
“Il tema dei docenti e il fatto di avere una quiescenza portata 65 anni – ha affrermato il Ministro – ci impone il fatto di riflettere sulla carriera” “Credo che – ha concluso – dovremmo trovare modalità diverse in cui per un certo periodo le persone stanno prevalentemente in aula, ci sono altri cui trasferire alcune delle loro esperienze ai docenti più giovani o ad attività diverse rispetto all’aula stessa.”