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Tragedia dell’Isola del Giglio. Il racconto di un nostro conoscente sopravvissuto al naufragio della Costa Concordia

Cari lettori di A Ruota Libera, ieri sera abbiamo intercettato una testimonianza molto importante sul naufragio della Costa Concordia.
Tramite amici comuni abbiamo ricevuto il racconto di una persona scampata alla tragedia che si trovava sulla nave assieme a moglie e figlio di 8 anni.

Eravamo stanchi per l’escursione a Roma fatta in giornata che ci aveva costretto a fare grandi camminate visto anche lo sciopero dei taxi che era in corso. Abbiamo cenato velocemente con l’intento di andarci a riposare presto. Anche il bambino era molto stanco e per questa ragione non si è recato nei locali dove si svolgevano
animazione e giochi (peraltro parecchio distanti dalla nostra camera).
Ad un certo punto abbiamo sentito un piccolo urto a cui non abbiamo dato molto peso e ritengo che in altre camere più centrali possano anche non essersi accorti di nulla. Sembrava tutto tranquillo ma una chiamata di un amico a bordo ci ha convinto a salire sul ponte della nave per verificare la situazione. Siamo stati tra i primi ad abbandonare la nave, prima hanno fatto scendere le famiglie con bambini
”.

Non vogliamo aggiungere altro. Ci è stato raccontato anche dello stato d’animo di questa persona scampata alla tragedia con la sua famiglia e vi lasciamo immaginare. Per il resto sono i racconti legati alle persone disperse e decedute che in questo momento ci creano più sgomento.

Liborio Butera:
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