Puntuale come sempre torna a inizio anno – ieri su Repubblica – una riflessione sull’alimentazione del 2050 quando su questa terra saremo in 9 miliardi. Secondo una varietà di rapporti citati dall’Observer questo sarà il secolo dell’alga, sfruttata per ottenere carburante ma anche cibo per esseri umani. Tornano alla ribalta anche locuste, grilli, ragni e vermi: l’Unione Europea ha anche stanziato un finanziamento di tre milioni di euro per i paesi membri della Ue che promuovono l’uso degli insetti in cucina. Nel catalogo dei cibi che verranno salvati anche polli e hamburger, ma creati in laboratorio: dopo i primi esperimenti indigesti, sembra che ora la ricerca sia a buon punto e in due anni si potranno assaggiare i primi cibi commestibili (o quasi). In ultimo – ed è forse la strada più percorribile – partiranno a breve enormi serre sperimentali nei luoghi più impervi della terra, come il Sahara Forest Project.
via Club di Papillon