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Tra i regali di Natale più gettonati anche il seno nuovo, magari con protesi di silicone industriale e cancerogeno

I media ci ripetono da anni che tra i regali di Natale più gettonati tra le giovani aspiranti bellezze ci siano le protesi al silicone, il cosiddetto “seno nuovo”. Premesso che il seno lo fa solo madre natura, l’inserimento di protesi di nuovo ha poco perché non rinnova un bel niente, anzi, a nostro modo di vedere invecchia l’organismo.

In Francia è panico per 30.000 donne che si sono fatte impiantare protesi al silicone PIP risultate poi fatte con silicone destinato all’uso industriale. L’allarme è talmente alto che le autorità sanitarie hanno disposto l’espianto per tutte le sfortunate donne che hanno queste tette artificiali. La misura si è resa indispensabile vista la comparsa di casi di tumore legati proprio a queste protesi. Le autorità segnalano inoltre due decessi e questo non può fare che sconvolgerci.

Aspettiamo l’evolversi di questa situazione drammatica ma ci chiediamo quale sia il sogno inseguito da chi subisce questo tipo di interventi.

Ci chiediamo come possa esserci una folta componente femminile disposta a sognare come regalo di Natale un intervento chirurgico.

Ce lo chiediamo perché la ragione non può essere la bellezza, la sensualità. Forse l’appariscenza si ma che senso ha?

Cari amici di A Ruota Libera, la bellezza femminile è tutta da scoprire. Probabilmente il massimo della sensualità si nasconde dietro tutti quei particolari che rendono le donne diverse. Le donne sicure del proprio corpo, anche quelle col seno piccolo per intenderci, sono senza dubbio le più interessanti.

Liborio Butera:
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