Per 5 euro l’ora si può anche morire, non solo lavorando ma anche semplicemente recandosi al luogo di lavoro. Questa è la realtà di cui tutti dovrebbero prendere atto. E’ un concetto semplice da capire, la vita di una persona che guadagna 300.000 euro l’anno non vale di più di quella di una persona che prende a chiamata 5 euro l’ora e magari in un mese lavora solo 10 – 12 giorni.
La vita è dura e purtroppo anche breve. Un paese civile come il nostro deve avere stipendi dignitosi, non importa la cifra ma deve essere adeguata. Non chiediamo stipendi uguali per tutti, non siamo folli. Chiediamo stipendi adeguati e soprattutto dignitosi.
Chiudiamo esprimendo la nostra grande ammirazione nei confronti di quelle persone che lavorano con contratti a chiamata non dignitosi; quelle persone che con determinazione lavorano anche per 5 euro l’ora e cercano con quel poco di costruirsi un futuro. Purtroppo di ragazzi che lavorano a queste condizioni ne conosciamo tanti.
Ai signoroni dei 300.000 euro di stipendio annui ricordiamo infine che l’ingordigia è molto molto triste.
Perdonateci lo sfogo, ma in tempi di crisi e di presunta equità ci pare necessario evidenziare queste pesanti differenze.