Ieri su La Stampa il dietologo Giorgio Calabrese commentava in maniera entusiastica le nuove norme europee sull’etichettatura che, nei prossimi tre anni, modificheranno il modo di intendere il cibo, a partire dall’origine. “E’ obbligatorio indicare il luogo di provenienza della carne suina, ovina, caprina e il pollame – spiega Calabrese – e si valuterà se estendere entro cinque anni, l’indicazione d’origine a latte e prodotti non trasformati”. E ancora: “Se si tratta di prodotti Dop o Igp ogni nazione potrà introdurre ulteriori prescrizioni sulla provenienza, anche riferito al nesso tra la qualità dell’alimento e la sua origine” secondo una norma che potrebbe diventare baluardo contro l’agropirateria. Altrettanto importanti le altre indicazioni che riguardano prodotti scongelati e allergeni, mentre bisognerà aspettare ancora tre anni per la segnalazione di acidi grassi trans (una tipologia di grassi insaturi).
via Club di Papillon