Questa volta è l’Organizzazione mondiale della sanità ad aver coniato un neologismo, globesity, per identificare il male (l’obesità) che affligge tutto il mondo. Il tema si candida anche a essere in voga nel corso del prossimo anno mentre continuano a uscire studi dedicati al tema. Il Mulino ad esempio ha pubblicato il saggio “La strana storia dell’obesità” del dietologo e opinionista americano Sander Gilman, che raccoglie alcune teorie sulla genesi di questa epidemia, dai virus fino all’american way of life. La filosofa Elettra Stimilli la definisce quasi come una sindrome dell’Occidente, smentita però dalla crescita di questa patologia in Asia, Africa e Cina e i 35 milioni di obesi nei Paesi in via di sviluppo. C’è poi chi, come gli etologi, la mette in relazione con l’abitudine degli animali ad accumulare grasso sotto pelle per far fronte a eventuali carestie: una sorta di atavica risposta alla crisi economica?
via Club di Papillon