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Il tritacarne della crisi economica rischia di divorarci

La situazione economica è più grave di quel che sembra. Il crollo delle borse, gli scambi commerciali fermi, l’aumento dell’inflazione e la disoccupazione in aumento non devono lasciarci sereni.
Noi di ARL siamo seriamente preoccupati soprattutto perchè adesso è chiaro che il mondo (finanziario) sta speculando sul nostro debito pubblico. Il rischio è che ci mettano in una situazione da cui è difficile uscire, noi pieni di debiti e gli stati forti e i grandi gruppi bancari a guadagnare appunto sul nostro debito.

A molti sembra che la situazione riguardi solo lo Stato, ma presto riguarderà i nostri portafogli. L’hanno già capito le imprese: nelle ultime 2-3 settimane sono aumentati a dismisura i tassi che le banche applicano per prestiti e mutui. Molte non riescono più a farsi prestare soldi, anche quelle piccole somme che le banche mesi fa concedevano senza alcuno sforzo, anzi a volte insistevano affinché le imprese li accettassero. Chi ha preso o prenderà soldi in prestito dalle banche da ora in avanti lo farà ad un costo molto elevato, con le conseguenze che è facile immaginare.

Chi a livello famigliare (o di impresa) finirà senza soldi e sarà costretto ad indebitarsi si troverà dentro un tritacarne da cui sarà quasi impossibile uscire.

Non vogliamo fare allarmismo, ma siamo – come abbiamo detto – seriamente preoccupati e temiamo che a rimetterci come sempre saranno le fasce più deboli.

Liborio Butera:
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