Massimo Bottura si conferma al vertice della ristorazione italiana anche per la guida del Gambero Rosso, che lo piazza al primo posto con 95/100 insieme a un altro pilastro come Vissani. Entrano tre nomi nuovi come Antonio Guida (Pellicano di Porto Ercole), Accursio Capraro (La Gazza Ladra di Modica) e Arturo Spicocchi (La Stua di Michil a Corvara). Perdono le tre forchette Enoteca Pinchiorri, Pagliaccio e Miramonti l’altro che vanno ad aggiungersi a Carlo Cracco, Ciccio Sultano e Paolo Lopriore. L’accoglienza tutto sommato tiepida dell’uscita delle due guide segnala tuttavia un problema che viene ripreso anche da Edoardo Raspelli, intervistato su La Stampa: “Alla gente importa poco di sapere chi sono i primi o i quarti ristoratori d’Italia, il numero di cappelli o altre statistiche; al tempo della crisi la gente vuole sapere dove andare per mangiare benino spendendo poco”. E tra i locali sottovalutati inserisce la nostra corona radiosa, ovvero il Bivio di Quinto Vercellese: “Una piccola delizia non ricompensata dall’apoteosi che meriterebbe”.
via Club di Papillon