Ore e cattedre che magicamente scompaiono e riappaiono – La denuncia Comitato d’agitazione permanente delle scuole biellesi
Visti la confusione, le incongruenze, il ricorso al sotterfugio, i comportamenti non univoci e contraddittori, l’inettitudine delle istituzioni scolastiche locali, dimostrate durante le nomine e che proseguono tuttora, il Comitato invita tutte e tutti a inviare le proprie vicende personali, le proprie storie di “ordinaria follia e precarietà” ai giornali locali o al Comitato stesso (che le invierà a sua volta) per sensibilizzare l’opinione pubblica su questo vergognoso “bracciantato intellettuale”, irrispettoso del lavoro, della persona e degli utenti.
Tutto ciò è inaccettabile: in una Provincia così piccola, con così poche ore e cattedre a disposizione, è intollerabile che le scuole non riescano a coordinare le nomine, che il Provveditorato non riesca a vigilare e coordinare, che molti Dirigenti sembrino presi più da interessi personali ed attenti a fare bella figura con Roma piuttosto che dare il migliore servizio possibile ai cittadini!
Durante questi primi incontri abbiamo ascoltato tante storie assurde, purtroppo reali, riguardanti l’avvio d’anno scolastico:
– colleghi che vengono chiamati 10 volte perché nessuno ha avvertito le scuole che hanno già ottenuto la cattedra;
– cattedre che scompaiono e ricompiano quando a scegliere è qualche candidato gradito al Dirigente o alla Segreteria;
– cattedre certificate di 18 ore che al momento delle nomine diventano di 9 ore, così, senza spiegazioni;
– cattedre “che non si possono spezzare” che vengono spezzate per favorire qualcuno;
– cattedre assegnate su tre Comuni (contro la normativa vigente) “perché il collega è disponibile” e negate ad altri colleghi disponibili;
– insegnanti assegnati al sostegno di alunni diversamente abili senza avere la formazione specifica; insegnanti ai quali vengono d’ufficio date cattedre che superano le 18 ore (togliendo spezzoni ad altri);
– insegnanti che fanno da anni 24 ore (invece di 18) in barba alle scelte votate nei Collegi dei Docenti;
– insegnanti che entrano nella graduatoria del personale non docente e fanno fotocopie per poter lavorare;
– insegnanti “non idonei” vicino alla pensione costretti a “riciclarsi” come personale di segreteria senza averne le competenze;
– insegnanti di ruolo a 0 ore che per tutto l’anno svolgeranno esclusivamente lavoro di supplenza (tappabuchi!);
– personale non docente dimezzato che si trova a fare lo stesso lavoro, a tenere gli uffici aperti con lo stesso orario di quando erano il doppio;
– Dirigenti che minacciano il personale non docente di “lettere di richiamo per bloccarne l’immissione in ruolo” se non fanno il lavoro con gli stessi risultati che si ottenevano quando erano in numero maggiore;
– classi terminali che non vengono fatte partire perché non c’è il numero sufficiente di alunni, anche se le lezioni si svolgono presso il carcere di massima sicurezza della città, andando così a ledere il diritto allo studio di chi ha frequentato il corso per i due anni precedenti.
Queste sono le testimonianze che si ascoltano al Comitato, questo si vive tutte i giorni nella scuola, una scuola che quotidianamente non funziona ma che si presenta con la faccia sorridente dei Dirigenti ai quali manca il coraggio di dire che le cose non vanno e accettano (o peggio) che le difficoltà ricadano sul personale docente e non docente.
Molti lavoratori della scuola non sono più disposti a sopportare ingiustizie e angherie dal sistema scolastico e si appellano a tutte le colleghe e i colleghi, docenti e non docenti, che vogliano denunciare con noi le difficoltà del lavoro nella scuola, per far uscire dall’indifferenza l’opinione pubblica, che sta perdendo un patrimonio di saperi e esperienze che possono dare saperi e competenze ancora a milioni di bambini e giovani.
Il Comitato invita ancora ad inviare ai giornali o inviarci le storie e le denunce che parlino della condizione di lavoro quotidiano!
Giovedì 29, alle 17.30, all’ITI, ci incontriamo per fare il punto e cominciare il lavoro di lettura e analisi dei “questionari sullo stato della scuola biellese”.
Partecipate numerosi abbiamo bisogno del contributo di tutti!
il Comitato