Tagli alla scuola – La colpa è anche del personale che vi lavora
Sono anni che lottiamo in difesa della Scuola, dell’Istruzione e del nostro lavoro. Gli ITP sono (andiamo a memoria…) l’unica categoria che ha dovuto lottare (spesso invano) per poter essere messi nelle condizioni di svolgere al meglio la propria professione, se ci pensate è un vero e proprio paradosso. Ricordiamo, ad esempio, che molti colleghi teorici (in maniera del tutto impropria e anche con un pizzico di ignoranza LINK) continuano a definire i docenti di laboratorio “assistenti“.
Spesso ci siamo domandati come si può entrare in una classe ed insegnare se non si conoscono ruolo e mansioni dei loro stessi colleghi… Per fortuna non tutti sono così. Va detto anche che il più delle volte la colpa è di certi dirigenti che hanno capito bene che un certo “lessico” è utile a frammentare il personale, così facendo si riesce a gestirlo meglio, peccato però che il personale laureato e diplomato ci caschi sempre. Assenza di senso critico? Forse, ma secondo noi anche scarsa professionalità.
Ovviamente abbiamo fatto un esempio piccolissimo, potrebbero seguirne a migliaia, ma ci teniamo a sottolineare un concetto: se la categoria (8/9 anni fa) avesse raccolto il nostro allarme, si fosse compattata (ATA e Docenti) e avesse compreso che era tempo di smettere i panni di “missionari sottopagati” e di indossare quelli di lavoratori, probabilmente oggi non saremmo qui a piangerci addosso. Sicuramente avremmo trovato le forze per impedire di scrivere le leggi che oggi vedono l’espulsione dal mondo del lavoro di oltre 150 mila lavoratori della Pubblica Istruzione con il relativo impoverimento dell‘Istruzione e del Paese. Amiamo ricordare che l’Istruzione per un Paese è l’unico e vero bene rifugio!
Ad onor del vero va anche detto che complici di questa tragedia sono anche: sindacati, media e politicanti di maggioranza e di opposizione che con il loro silenzio l’hanno favorita.