A partire da lunedì, una tassa doppia per i vini italiani importati in Russia. La Russia alza i dazi sul vino e l’Italia, secondo Federvini, è discriminata rispetto a francesi e spagnoli, con un aumento sul prezzo finale del 30%. In sostanza la dogana russa ha introdotto il valore minimo per i vini importati (custom profile), una sorta di valore imponibile sul quale poi saranno calcolati i dazi. Il valore minimo per le etichette italiane sarà di 2,12 euro al litro mentre per francesi e spagnoli di 1,22. (Si tratta di discriminazione? O solo di una grande vergogna?).
Intanto la birra italiana conquista gli inglesi. I dati del primo trimestre 2011 fanno infatti segnare un +37% della birra made in Italy in Gran Bretagna. Anche negli States si registrano ottime performance con un +39%. Inespugnabile invece il mercato tedesco dove c’è una sovracapacità produttiva e le aziende pur di non chiudere vendono a prezzi sempre più bassi.
via Club di Papillon