Questo è il curioso argomento trattato da la Repubblica. A quanto pare la regola vale un po’ per tutti, dagli uomini fino ai panda e alle scimmiette. Infatti, più a lungo dura l’accudimento di un “piccolo“, meno numerosi sono i figli e, al contrario, le specie più prolifiche sono quelle in cui la gestazione è breve, lo svezzamento brevissimo e la convivenza con i genitori è minima. Lo ricorda l’ultimo numero di Wired, che sottolinea come quando l’habitat è favorevole e longevità è un dato acquisito le varie specie tendono a fare pochi bambini e a tenerli con sé più a lungo. Il figlio di conseguenza si riproduce sempre meno volentieri. Cosa significa questo per la nostra Italia? Assomigliamo forse ai bonobo, scimpanzé edonisti? O certe nostre scelte familiari non dipendono forse solo da fattori economici, etici, sociali, ma sono scritti nelle leggi evolutive?
via Club di Papillon