Ahi, ahi, ahi Cannavaro…
Nell’inchiesta della Dia che ha portato al sequestro della catena di ristoranti Regina Margherita spunta il nome del calciatore Fabio Cannavaro, in quanto proprietario al 10% della società che gestiva le attività. Il calciatore, che tuttavia non risulta tra gli indagati, ha subito fatto sapere che si tratta di un investimento gestito dalla holding di famiglia e che, vista la piccola quota di proprietà, “non si è mai interessato direttamente della gestione attiva”. Nell’ambito dell’inchiesta sono diverse le attività poste sotto sequestro, tra Napoli, Torino e Genova dove i sigilli sono scattati, oltre che per il Regina Margherita, per il Cavalier Cocozza e Nexxt, locali frequentati anche da calciatori di Genoa e Sampdoria. (il Giornale e Il Messaggero). (Ma dove ha origine questo interesse dei calciatori verso la ristorazione? Quanti ne abbiamo visti passare e poi fare flop? Per tutti dovrebbe valere la regola meneghina: Offellèe fa ‘l to mestè. Sempre ammesso che il calciatore sia un mestiere).
via Club di Papillon