Pochi mettono le mani in pasta. La notizia ripresa oggi da Popotus (Avvenire) e trattata già ieri dal Messaggero arriva da un’indagine CIA secondo cui ci sono a rischio, nei prossimi 10 anni, decine di trasformazioni alimentari domestiche della tradizione, con la probabilità di perdere segreti e saperi secolari. Secondo i dati statistici solo due persone su cento hanno ancora l’abilità e la voglia di miscelare ingredienti, mentre negli Anni Sessanta ben il 40% delle massaie produceva la pasta da sé. Passando per gli Anni Ottanta la percentuale è scesa a una persona ogni 30. E pensare che oggi i ricettari di cucina si moltiplicano a dismisura e che cronometrando un’abile massaia mentre prepara la pasta a mano si scopre che impiega lo stesso tempo necessario per uscire di casa, andare al negozio, comperare la pasta e tornare, ovvero circa dieci minuti.
via Club di Papillon