E’ l’Oriente la nuova Patria del mercato del vino
Il nuovo sbocco dell’export enoico italiano è il mercato orientale dove la crescita si attesta sulla doppia cifra: secondo i dati doganali, tra il 2009 e il 2010 si è registrato in Corea del Sud +30% e a Taiwan addirittura un +80%. Il mercato più promettente, però, resta sempre quello cinese dove l’Italia è il quarto Paese esportatore con il 6,5% della quota di mercato. Il successo dei vini italiani in Oriente, spiegano gli esportatori su Il Sole 24 Ore, è dovuto anche all’abbinamento perfetto dei nostri prodotti con la loro cucina speziata: questo spiega l’ascesa di Asti Spumante, Moscato e Brachetto, ma anche vini del Sud e Prosecco. L‘Eldorado cinese dell’export non è rimasto indifferente anche ai cugini d’Oltralpe che sono sbarcati con l’editoria: la Revue du vin de France, edita da Marie Claire, è approdata in Cina con numeri da record: prima tiratura 100mila copie contro le 50mila attualmente distribuite nei paese francofoni europei.
via Club di Papillon