Vediamo invece cosa resta nel pacchetto Pittoni:
potrebbe esserci (a sorpresa) il ritorno del punteggio di montagna e quello per l’insegnamento in istituti posti in zone svantaggiate, anche in questo caso siamo certi che polemiche e ricorsi non tarderebbero ad arrivare. Il passaggio che introdurrebbe questa “novità” si trova al comma 17, aggiungere in fine i seguenti periodi: I docenti di ruolo che fanno espressa richiesta di servizio nelle scuole insistenti nei comuni montani, nelle piccole isole e nelle aree geografiche caratterizzate da specificità etniche e/o linguistiche, e che sono residenti in loco e dimostrano di dimorare abitualmente nei medesimi territori è attribuita precedenza di nomina nell’ordine della rispettiva graduatoria, nei trasferimenti, nei passaggi di cattedra e negli incarichi a tempo indeterminato. Al personale docente a tempo determinato, assegnato a pluriclassi, che presta effettivamente servizio in modo continuativo nelle scuole di cui al periodo precedente si applicano i benefìci previsti dall’articolo 3, secondo comma, della legge 1o marzo 1957, n. 90.
La cosa certa in tutta questa (triste) faccenda, giocata sulla pelle dei precari è che qualsisi cosa tocchi la Lega il risultato è il caos assoluto.