Probabilmente saranno 65 mila i precari della scuola abilitati ad essere assunti in pianta stabile dal prossimo autunno: docenti, ATA e personale di segreteria finalmente ad un passo dalla stabilizzazione. Va comunque detto che la scelta di tale operazione da parte del governo deriva dalla sentenza con cui a marzo scorso il tribunale del Lavoro di Genova ha accolto il ricorso di 15 di loro disponendo un risarcimento di 500 mila euro a testa per 450 supplenti e dipendenti annuali. A questo punto per scongiurare una reazione a catena e un maxirisarcimento da oltre 32 miliardi di euro il governo ha fatto buon viso a cattivo gioco concordando con Cisl, Uil, Snals e Gilda (che, ricordiamo, non avevano ricorso) una cosiddetta “imbarcata” che non trova precedenti neppure ai tempi di Romano Prodi.