L’agricoltura produce ricchezza e lavoro, ancor più se gestita dai giovani. E’ positivo il quadro tracciato dai giovani di Coldiretti riuniti a Roma per l’assemblea nazionale: nel 2010 sono nate 28.115 nuove imprese che hanno portato un incremento occupazionale dell’1,9%. Attualmente sono solo il 3,5% le imprese con un titolare under 35, ma queste sono anche le più produttive (40% del reddito più delle altre) e sono sempre in numero maggiore i giovani attratti dal settore. Il Giornale dà un interessante spaccato di cosa fanno i giovani agricoltori: c’è chi produce creme di spumante e chi cosmetici al latte di asina da vendere in Oriente; l’impresa del delegato nazionale Vittorio Sangiorgi ha puntato invece sugli allestimenti floreali per gli eventi, mentre in tanti si sono orientati sull’agriturismo per anziani che passano in campagna periodi medio-lunghi. Per aiutare i giovani agricoltori è arrivata anche un’interessante proposta rilanciata anche dal Corriere della Sera e da Avvenire: affidare le terre demaniali inutilizzate ai giovani per 20 anni con lo stesso meccanismo usato per le spiagge nell’ultimo decreto sviluppo: sarà così possibile recuperare 2,6 milioni di ettari di terreni per un valore di 2 miliardi di euro.
via CLub di Papillon
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