Pescatori equipaggiati con speciali reti per salvaguardare le specie di pesci dal pericolo della plastica e dai rifiuti. Si tratta di un progetto pilota avviato qualche giorno fa nel Mediterraneo; diverse ricerche hanno dimostrato infatti che ben 250 miliardi di pezzi di plastica galleggiano in queste acque e, se ingeriti dai pesci, rischiano di finire sulle tavole. Il primo passo sarà quello di recuperare i rifiuti intercettati dai pescatori per destinarli al riciclo. Ma nell’articolo de La Stampa si parla anche di tutela dell’ambiente e stagionalità della pesca, oggetto della quinta edizione di Slow Fish a Genova: intervengono anche Beppe Billeci, dell’associazione pescatori di Lampedusa, che lamenta troppi ostacoli al prodotto fresco, Massimo Bernacchini, della cooperativa pescatori di Orbetello, che spiega come fare business salvando l’habitat e Alberico Simioli, della cooperativa Ulixes di Massa Lubrense, che illustra l’iniziativa della raccolta rifiuti in mare.
via Club di Papillon