L’aumento delle temperature cambia le caratteristiche del vino e nei prossimi settant’anni molti vigneti dovranno essere spostati verso nord. Un tormentone che già tre anni fa lanciò segnali di allarme torna sulle pagine del Corriere della Sera dov’è analizzato il caso dello Champagne che, per non perdere in finezza, è stato spostato verso l’alto. In Franciacorta, invece, se un tempo si vendemmiava a settembre ora bisogna anticipare ad agosto. L’aumento della tamperatura crea anche nuove prospettive per zone vocate come ad esempio quelle dell’Etna dove i vigneti si stanno impiantando sopra i mille metri e nelle zone di montagna dove i viticoltori abbandonano man mano il fondovalle. Secondo il professor Attilio Scienza le grandi problematiche enologiche del futuro non sono legate alla temperatura: “I cambiamenti climatici ci sono sempre stati. Il vero problema è la gestione dell’acqua”.
via Club di Papillon