nel pomeriggio del,13 maggio, bella assemblea precaria alla ITI.
C’è stato un confronto aperto, senza reticenze: Snals, Cobas e Cgil sono intervenuti e hanno polemizzato sulle scelte e sulle strategie.
Si è discusso di soluzioni per affrontare la questione delle nomine dei precari.
Nei precari c’è la consapevolezza della drammaticità della situazione: le finte assunzioni promesse non copriranno i pensionamenti e la riduzione di personale provocata dalla riforma della secondaria ne neutralizzarà l’effetto.
La riduzione del personale Ata nel biellese sarà drammatica, questo significherà riduzione della qualità del servizio e maggiori carichi di lavoro.
Per tutti cresce l’angoscia della scelta della Provincia, soprattutto per quelli ceh vengono da altre regioni e da qualche tempo lavorano qui…
Cobas e una parte dei precari si preparano alla proclamazione del blocco degli scutini.
E’ consapevolezza di tutti che sia necessario trovare forme dirette e più dure per far sentire il disagio dei lavoratori della scuola alle famiglie, agli studenti, nella società.
Intanto il Comitato d’agitazione permanente ha avviato l’inchiesta sullo stato della scuola biellese interessato a capire come sta cambiando la qualità del lavoro e la qualità del servizio, oltre le semplificazioni statistiche e le classifiche su “la scuola più bella del reame“.
Inoltre invita tutti i Collegi dei docenti di fine anno a discutere e votare un documento (vedi allegato) che possa diventare azioni e comportamenti del personale docente e non docente e dei dirigenti delle scuole, capaci di favorire l’ingresso del numero più alto possibile di precari nella scuola: una autentica azione di solidarietà diffusa.
Non possiamo aspettarci nulla da nessuno (ieri non era presente nemmeno un giornalista!), dobbiamo saperci organizzare autonomamemte per far sentire il disagio, l’insoddisfazione, la rabbia.
il Comitato
PS: Seguirà il questionario dell’inchiesta.