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Precari della Scuola – Il fallimento dei sindacati “patinati”, la vittoria dei piccoli e delle associazioni

Lo diciamo da tempo, da anni, che la linea tracciata dai sindacati confederali porta al rafforzamento dei loro privilegi e (quasi) basta, tant’è che ai precari della scuola per far valere i propri diritti è bastato associarsi, o rivolgersi ai sindacati di base, per poi ricorrere presso i tribunali civili le cui sentenze gli hanno dato e continuano a dargli ampiamente ragione. Sentenze, fra l’altro, che stanno mettendo con le spalle al muro il governo. L’ultima in ordine di tempo è quella ottenuta dall’associazione Agorà.

Qui di seguito il loro comunicato stampa.

1.212.526,20 EURO + interessi legali e spese processuali, l’onere da sostenere da parte del MIUR per i risarcimenti milionari ( in media circa 20.000,00 euro cadauno, con un massimo di 45.000,00 euro) a favore del personale precario iscritto all’ Agorà scuola a seguito delle sentenze emanate dai vari Giudici di primo grado

Agorà, attraverso l’ufficio legale e gli avv. ti Cristiana Zanella ed Antonio De Angelis, ha infatti ritenuto di predisporre non un ricorso “omnibus”, ma un ricorso che specificamente avesse come presupposto primario l’immissione in ruolo a seguito di illegittima reiterazione dei contratti ed in subordine il risarcimento dei danni in misura corrispondente agli anni di precariato. Agorà scuola ha fatto da apripista all’intero movimento.

Tutta l’attività legale portata avanti da Agorà scuola negli ultimi quattro anni ha determinato infatti un effetto dirompente …

Altre Organizzazioni sindacali e professionali che hanno ritenuto di intraprendere analogo percorso, hanno iniziato anch’esse ad ottenere risultati positivi sulla scia delle sentenze già emesse a favore di Agorà.

Sono in via di definizione – nelle varie province – un numero di ricorsi per gli iscritti Agorà che porterà verosimilmente ad una previsione di esborso da parte del MIUR tripla rispetto a quella già oggetto di sentenza dei giudici di primo grado, così come sopra descritto, in considerazione della positiva evoluzione della giurisprudenza di merito.

Riteniamo che non vi siano alternative per l’Amministrazione, diverse dalla assunzione di tale personale anche perché ogni contratto successivo, stipulato in difformità dalla previsione normativa potrebbe a sua volta essere singolarmente impugnato, nonostante le restrizioni di cui alla legge 183/2010.

Liborio Butera:
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