Allarme rosso sull’Asti: nel mercato russo sarebbero 5 milioni le bottiglie di Asti e di Moscato taroccato. A comunicarlo è il presidente del Consorzio dell’Asti Paolo Ricagno, che dal Consolato italiano a San Pietroburgo ha annunciato l’avvio di azioni legali per bloccare tre grandi aziende russe che hanno immesso sul mercato bevande dolci e aromatizzate con il nome Asti. Le imitazioni dell’Asti sono però anche la spia di un grande successo di questo vino sui mercati dell’Est: nonostante i “tarocchi” la crescita del consumo in Russia nel 2010 è salita del 60%, per un totale di 8 milioni di bottiglie. “Nel 2011 – ha poi aggiunto Ricagno, ripreso sia su La Stampa sia su Avvenire – nel mondo saranno presto superati i 100 milioni di bottiglie vendute”.
via Club di Papillon