Scuse, scuse e ancora scuse per finanziare le scuole private. La scuola pubblica è più eterogenea di quel che Berlusconi stesso riesca ad immaginare. Sono molti gli insegnanti che lo hanno votato e che oggi sono pentiti a causa dei tagli, ma anche dei continui insulti indirizzati anche a loro.
Il suo ultimo attacco se non altro ha avuto il merito di risvegliare le coscienze assopite degli italiani che a gran voce chiedono la mobilitazione. L’Unione degli studenti ha deciso già di organizzare una manifestazione in 50 città nel mese di maggio a loro probabilmente si unirà la società civile e il mondo dell’Istruzione. Non se ne può più di un Premier che amministra il Paese solo secondo le sue personali necessità, è ora di dire basta!
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