Canale 5 sta realizzando un reality che ha come protagonisti i precari della scuola (sciacalli?)
Che le reti Mediaset siano a servizio del loro padrone solo gli stolti non se ne sono ancora accorti, tant’è che prima di fare una qualsiasi riforma amano preparare il pubblico con una serie di servizi di approfondimento sull’obiettivo da smantellare. Clamorosi sono stati i servizi sul bullismo raccattando video spesso goliardici realizzati dagli studenti e poi caricati su You Tube, poi sappiamo come è andata a finere la scuola. Smantellata!
Oggi invece il problema principale del governo sono i precari e in particolare quelli della scuola che a differenza di altri stanno imparando ad organizzarsi e far sentire la loro voce sia attraverso il web ma anche attraverso le sentenze dei tribunali. Allora – si saranno detti al governo – bisogna intervenire! Come? Mettendo su un Reality Show da mandare in onda su Canale 5, magari mostrando un aspetto diverso, migliore o peggiore dei precari, allo scopo di disinnescare la miccia, almeno nell’opinione pubblica. Chi segue le televisioni del “capo” in questi giorni avrà visto passare le strisce pubblicitarie con la quale il casting comunica di essere alla ricerca di docenti precari proprio per lo scopo di cui sopra.
OrizzonteScuola ha indagato ed ha scoperto che: “Ci sono già indiscrezioni sui conduttori: Nicola Savino e Barbara d’Urso, quest’ultima, addirittura, nei panni della preside.
In cosa consisterebbe questo programma? Il cast sarebbe formato da ex concorrenti tra i più somari della storia dei reality nei panni di studenti (a quanto pare le candidature avrebbero messo in imbarazzo per numero i responsabili), e docenti precari nei panni di insegnanti che avranno il compito di preparare i vip ad affrontare una gara di quiz. Una sorta di prove INVALSI per ex “grandi fratellini” in formato Endemol.
I precari dovranno essere disoccupati (di questi tempi non ci pare una rarità) e, se selezionati, avranno 10 anni di stipendio.
Sui punti in graduatoria non ci speriamo, salvo emendamento da parte di qualche velina al prossimo milleproroghe. La battutta qui ci sta tutta.
C’è già chi urla allo scandalo, sostenendo una speculazione sui problemi lavorativi di docenti precari disoccupati a causa dei tagli ministeriali, e c’è già chi ha visto in questa iniziativa un modo per sbarcare il lunario. Il dibattito sarà vivace, ci scommettiamo.
Al di là del dibattito ci sentiamo, comunque, di suggerire un’idea più proficua: mettere a disposizione quei 10 anni di stipendio, moltiplicati per i partecipanti al reality, dei bambini disabili ai quali è stato negato il sostegno a causa dei tagli agli organici, finanziando dei docenti che li seguano per tutto il corso degli studi“.
Siamo disgustati anche se sappiamo già che un tale programma garantirà un mucchio di ascolti e li farà giocando sulla pelle dei precari, già martoriati dai tagli, siamo anche disgustati dal personaggio che probabilmente rivestirà il ruolo di preside, sarebbe troppo chiedervi di non partecipare a tale casting? Sappiamo già che non ci darete ascolto.