I tagli complessivamente ammontano a 19.699, le regioni più penalizzate saranno la Sicilia con un taglio di 2534 posti di lavoro, la Lombardia che lascia a casa 2.415 lavoratori lombardi, la Campania perde 2.234 unità, poi a seguire il Lazio, la Puglia, il Piemonte e così via.
Questi tagli inevitabilmente si ripercuoteranno sulla qualità dell’istruzione, ad essere penalizzati saranno soprattutto gli alunni che si ritroveranno in classi più affollate, in scuole con meno bidelli e personale ATA, dunque meno pulite e meno organizzate.
Sbaglia chi sostiene che la battaglia la deve fare chi perde il posto di lavoro poichè l’Istruzione è un bene comune, non lasciamocelo scippare!
Qui il file completo coi tagli, regione per regione e per ordine e grado di scuola [LINK]
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