Ritornando a noi, dicevamo, all’indomani dalla “sparata” di Berlusconi, la scuola, nel lessico dei politici (non solo di centro-destra, vedi anche Letta del PD), non è più divisa in scuola pubblica e in scuola privata, ma in scuola…(cosa?) e in “scuola libera…”. Proprio così! Una scuola dunque è “libera” l’altra, quella (ex) pubblica, attingendo al vocabolario dei sinonimi e contrari, diventerebbe: legata, vincolata, serva, schiava, sottomessa, assoggettata, oppressa, schiavizzata e chi più ne ha più ne metta…
Secondo voi, ci rivolgiamo anche agli studenti e agli ex studenti, la scuola pubblica è realmente così come dicono i politicanti?
La cosa che ci preoccupa di più è che dopo i tagli devastanti all’Istruzione Pubblica, il passo successivo sarà quello di finanziare sempre di più la loro “scuola libera“, infischiandosene della Costituzione e per di più con la collaborazione di quel PD che quanto meno dovrebbe almeno prenderne le distanze e invece…