Il Comitato d’agitazione permanente delle scuole biellesi, prende una ferma posizione contro la dichiarazione dal Presidente del Consiglio. Sono parole che pesano come pietre e dimostrano come la missione fondamentale della scuola sia stata mal compresa e peggio interpretata da chi le ha pronunciate.
La scuola pubblica non esiste per inculcare alcunché: le molteplici diversità di valori e di comportamenti che osserviamo tra i ragazzi, dimostrano che la scuola non è una fabbrica dalla quale escono uomini e donne plasmati con lo stampino di un’ideologia.
Noi insegnanti siamo consapevoli che la nostra prima funzione è quella di istruire i ragazzi e nel farlo diventiamo anche degli educatori. Nel nostro lavoro ci deve essere:
• l’impegno per motivare gli alunni;
• la disponibilità a spiegare e ripeter per cercare di fare in modo che tutti possano comprendere;
• l’attenzione ad incoraggiare chi ha difficoltà e pensa di non farcela;
• la serietà nel riprendere e correggere i ragazzi che non si sono impegnati a fondo;
• la responsabilità di favorire l’accoglienza e l’integrazione degli alunni diversamente abili o stranieri, proponendo comportamenti fondati sul rispetto, la fratellanza, la verità e la giustizia;
• il dovere di aggiornarsi per migliorare le metodologie didattiche in modo da rendere più efficaci e coinvolgenti le lezioni;
• la volontà di sostenere chi sta attraversando momenti difficili offrendogli il nostro supporto.
Noi insegnanti sappiamo che siamo chiamati a collaborare con i genitori affinché ogni ragazzo riesca a trovare una sua identità personale unica e non ripetibile. Nostro compito specifico è quello di aiutarlo a tirar fuori i suoi talenti per metterli a frutto nella ricerca di una sua strada di vita.
Noi insegnanti desideriamo che i nostri studenti possano crescere studiando e sviluppando tutte le loro capacità, ci auguriamo che tutti, al termine degli studi, possano trovare un lavoro dignitoso. Noi insegnanti sogniamo di poter vedere i nostri ex alunni impegnati nella società con un profondo senso di responsabilità civile e umana, in grado di realizzare carriere brillanti, capaci di rendere migliore la società e questo nostro pianeta. MAI vorremmo leggere sui giornali che nostre ex alunne abbiano dovuto partecipare a festini o bunga bunga, per pagarsi gli studi o per poter vivere.
Nonostante un Capo del Governo che con i suoi comportamenti, le sue parole e i suoi mezzi di comunicazione offre ogni giorno pessimi modelli di vita, la scuola resiste e finora è riuscita a far fronte alle ferite infertegli da una lunga serie di scelte dissennate che hanno ridotto le risorse umane e finanziarie a sua disposizione. La scuola sta continuando, giorno dopo giorno, con semplicità, a fare il suo lavoro: contribuire a immaginare e costruire la società di domani.
Il Comitato d’agitazione permanente delle scuole biellesi difende la scuola pubblica e la sua fondamentale funzione e invita colleghi, genitori ed alunni a partecipare al dibattito, sia di persona agli incontri del martedì, sia via mail scrivendo a comitatoscuolebiellesi@alice.it
…ma ora troviamoci tutte/i sabato 12 marzo, ore 15.00 sotto i portici del Comune di Biella, scarica il volantino [LINK], stampalo e mettilo nella bacheca della tua scuola.
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