Come vi abbiamo anticipato qualche post fa, dopo il fallimento della sperimentazione della meritocrazia a Torino, e sostanzialmente anche a Napoli, ha spinto il Ministro in accordo con i presidenti delle regioni a tentare la forzatura per decreto.
Tale forzatura riguarderà anche le scuole biellesi, infatti proprio in questi giorni i dirigenti stanno predisponendo gli o.d.g dei Collegi dei docenti che conterranno appunto l”autovalutazione” ovvero la (de) meritocrazia brunettiana.
Ricordiamo che approvarla è come votare un “assegno in bianco“, significa che alcuni (pochi) docenti avranno la possibilità di “avanzare” in carriera, e in scatti di anzianità, gli altri, invece, rimarranno (perdonateci il termine) al palo!
Detto ciò, vediamo perchè si tratta di forzatura:
Il Dpcm non è comunque applicabile perché tutto il meccanismo dipende da un “Sistema di misurazione e valutazione della performance” (art. 5) “con il quale verranno individuati le fasi, i tempi, le modalità, i soggetti e le responsabilità del processo di misurazione e valutazione della performance,nonché le modalità di monitoraggio e verifica dell’andamento della performance”.
D’altronde, un serio ostacolo all’attuazione del sistema premiale è costituito dalla assoluta mancanza di un indicatore che possa determinare il pagamento della prestazione svolta in base all’ottenimento del risultato, visto che comunque il lavoro prestato deve essere in ogni caso retribuito.
Ma la cosa abberrante è l’idea di dividere in “meritevoli” e in “fannulloni” gli insegnanti, ciò avverrà attraverso ad un sistema di percentuali rigido.
Invitiamo, dunque, i colleghi chiamati a votare la fantomatica autovalutazione a rispedirla al mittente così come stanno facendo le scuole del Paese!