Pare che il film, oltre a non essere un granchè, sia scaduto nel qualunquismo più becero esaltando i soliti luoghi comuni.
A tal proposito ci scrive una lettera una nostra collega calabrese, lettera che potete leggere qui di seguito.
Caro Liborio,
ti scrivo questa lettera perché, attraverso il tuo blog, vorrei muovere una protesta da calabrese per bene quale sono. Riguarda il film ‘Qualunquemente’ di Antonio Albanese.
Premettendo che ho senso dello humor e che come comico Albanese mi piace, con questo film però si è esagerato.
La cosa che mi indigna e mi ha distrutto l’animo e che sia stata costruita una pellicola, non solo su di un personaggio e la sua vita, ma un film dove l’esaltazione di una realtà alquanto cruda, difficile e invivbile, viene messa alla mercè di un pubblico, con scopi meramenti lucrosi e che etichetta da sempre la mia terra.
Basta! La Calabria non è solo questo, e la tanta gente per bene è stanca di essere sempre nell’occhio dei media solo e soltanto per questo motivo!!!
Grazie dell’attenzione e dello spazio
Teresa Sicoli .
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