IL 28 GENNAIO COSTRUIAMO LA MOBILITAZIONE GENERALE ANCHE DELLA SCUOLA, INSIEME AI METALMECCANICI
Abbiamo chiuso l’anno con mesi di mobilitazione straordinaria e senza precedenti del popolo della scuola, studenti medi ed universitari in prima fila. Non appena approvata la contro-riforma Gelmini, sui muri delle scuole le V di vergogna si sono alternate alle V di vendetta. Scuola, questione giovanile, disoccupazione e precariato, furto del futuro sono diventate tema e questione sociale ormai stabilmente presente tra la popolazione, nonostante i tentativi di trasformarla in problema di ordine pubblico. Le lotte degli studenti hanno trovato un consenso crescente non solo tra gli insegnanti, ma anche nella società civile e tra gli immigrati con cui si è condivisa più di una lotta: gli applausi ai cortei studenteschi nei quartieri popolari a forte presenza migratoria sono un segnale di un fronte di alleanza che si sta pian piano saldando.
Ma il fronte di lotta più decisivo per il prossimo futuro è quello aperto dai metalmeccanici della Fiom o, a dir si voglia, dall’offensiva padronale capeggiata dalla Fiat; offensiva che mette in gioco i diritti nel luogo principe della società: la fabbrica. E qui ci si richiama alla precedente mobilitazione comune, operai e scuola, a Roma il 16 novembre scorso a simboleggiare una alleanza anch’essa in via di saldatura. Perchè l’attacco ai beni comuni è un fatto evidente: non è un caso che il 23 dicembre sia stata firmata la Legge Gelmini e, in contemporanea, l’accordo anti-lavoratori della Fiat Mirafiori, che entrambi i fatti si contendessero il titolo di prima pagina sui giornali; quel giorno la Gelmini annunciava “Abbiamo chiuso col ’68” e Marchionne contemporaneamente annunciava “Abbiamo chiuso un ciclo di quarant’anni” (di lotte operaie per i diritti).
Queste sono le poste in gioco e per questo la scuola deve partecipare in forza alla mobilitazione del 28 gennaio, unendosi ai cortei dei metalmeccanici; il popolo della scuola e gli studenti non mancheranno a questo appuntamento per un “buon anno” di lotta; che anche le rappresentanze sindacali di base nella scuola si dichiarino e premano per lo sciopero generale e per la partecipazione a questo sciopero.
Scarica il Manifesto e mettilo nella bacheca sindacale nella tua scuola [LINK]
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