In particolare, sarebbe loro intenzione raccogliere, dai vari movimenti della scuola presenti sul territorio, idee e proposte al fine di favorire l’effettivo esaurimento di tali graduatorie, evitando nuovi inserimenti e nuovi spostamenti tra province, che potrebbero andare a peggiorare ulteriormente la traballante posizione di moltissimi precari che già vedono ridotte al lumicino le possibilità di proseguire a lavorare nella scuola a causa dei ben noti tagli previsti dalla famigerata riforma Gelmini.
Da parte loro propongono, in prima istanza, la non riapertura delle graduatorie ad esaurimento o, in caso contrario, il riconoscimento di una sorta di “premio di punteggio” per coloro che hanno maturato una continuità di presenza e servizio all’interno della stessa graduatoria di una specifica provincia.
Qui il documento [LINK] e a voi la parola…